Nel Cuore dell’Aeroporto: La Vita e le Sfide dell’Addetto e del Responsabile all’Accoglienza Aeroportuale
Il settore e il mondo dell’addetto all’accoglienza aeroportuale
L’addetto all’accoglienza aeroportuale, detto anche responsabile dell’accoglienza aeroportuale, opera nel settore del trasporto aereo. Opera prevalentemente nelle aree pubbliche o riservate degli aeroporti, dove è a diretto contatto con i passeggeri e con le varie compagnie aeree.
Missione principale dell’addetto all’accoglienza aeroportuale
La missione principale dell’addetto all’accoglienza aeroportuale è quella di informare, guidare e assistere i passeggeri durante il loro soggiorno in aeroporto. Lui/lei garantisce che le procedure relative al viaggio aereo si svolgano senza intoppi e contribuisce così alla soddisfazione del cliente.
Attività tipiche svolte da un addetto all’accoglienza
- Informare i passeggeri sugli orari dei voli, sui servizi disponibili in aeroporto e sulle formalità doganali.
- Assistere nella gestione dei bagagli (etichettatura, verifica del peso).
- Controlla la validità dei documenti di viaggio (biglietti, passaporti) ed effettua i relativi controlli durante il check-in o l’imbarco.
- Assistere i passeggeri con mobilità ridotta o con esigenze specifiche.
- Gestire le situazioni di emergenza (ritardi, cancellazioni di voli) informando e indirizzando i passeggeri interessati.
Competenze e qualità richieste per esercitare questa professione
Per essere un buon addetto all’accoglienza aeroportuale è necessario possedere alcune competenze e qualità:
- Avere una presentazione eccellente e un senso del servizio sviluppato.
- Padroneggiare diverse lingue straniere, compreso l’inglese, essenziale nell’ambiente aeroportuale.
- Dimostrare rigore, autonomia e una grande capacità di adattamento di fronte a circostanze impreviste.
- Sapere come gestire lo stress e mantenere la calma in ogni circostanza, in particolare durante i picchi di traffico o in situazioni di conflitto con i passeggeri.
- Essere in grado di lavorare in squadra con i colleghi e le diverse parti interessate coinvolte nell’aeroporto (compagnie aeree, servizi doganali, ecc.).
Condizioni di lavoro: orari scaglionati e ambiente speciale
L’addetto alla reception deve adattarsi a un ambiente rumoroso e frenetico. Generalmente lavora in piedi per diverse ore di seguito. Gli orari sono spesso scaglionati (mattina presto, tarda sera), a volte includono notti, fine settimana e giorni festivi. È quindi necessario possedere la patente B e un veicolo personale per accedere all’occupazione a orari scaglionati.
La Traffic Card aeroportuale: indispensabile per lavorare nelle aree riservate
Per esercitare questa professione all’interno delle aree riservate di un aeroporto è indispensabile munirsi del Permesso di Circolazione Aeroportuale (TCA). Questo documento consente l’accesso alle aree sicure e viene ottenuto dopo un’indagine amministrativa effettuata dalla prefettura. La richiesta del TCA deve essere presentata dal datore di lavoro alle autorità competenti.
Formazione generalmente richiesta e prospettive di sviluppo professionale
Per lavorare come addetto all’accoglienza aeroportuale non è richiesto alcun diploma specifico, ma può essere apprezzata una formazione iniziale nel settore dell’ospitalità o del turismo. Alcune aziende offrono anche formazione interna per formare i propri dipendenti nelle specificità della professione.
In termini di sviluppo professionale, un addetto all’accoglienza aeroportuale può progredire verso posizioni di responsabilità all’interno dell’aeroporto (responsabile del servizio di accoglienza, gestore della piattaforma, ecc.) o specializzarsi in determinate attività (assistenza alle persone a mobilità ridotta, ecc.).
Dove candidarsi?
Per accedere a questo lavoro è possibile candidarsi direttamente agli aeroporti o alle compagnie aeree che reclutano regolarmente questo tipo di profilo. Le offerte di lavoro sono disponibili anche su siti specializzati nell’occupazione aeroportuale e sulle piattaforme di ricerca di lavoro online.